Quando pensi alla patrimonio storico toscano, sicuramente pensi a Firenze. A scuola hai studiato al sua storia in tutte le salse, ma probabilmente nessuno ti ha mai parlato delle vicende avvincenti e vivaci degli altri capoluoghi toscani.
Scopriamo insieme gli avvenimenti che hanno fatto sì che Livorno, nata come un insediamento per pescatori, sia diventata un polo industriale di primo livello, che ospita uno dei porti più attivi d’Italia.
Ma figurati se Livorno ha 2000 anni…
E invece sì! Le prime tracce di insediamenti umani attorno a Livorno risalgono al II secolo a.C. Si trattava di semplici villaggi costieri per pescatori, sparsi per tutto il litorale e sull’Isola d’Elba. Se sei un moderno Indiana Jones, puoi esplorarne le tracce nei parchi archeologici sparsi per tutta la provincia.
E poi, lo sapevi che sotto al Porto di Livorno esiste un altro porto molto più antico? Si tratta dello scalo costruito in epoca Romana, ormai completamente obliterato dalle strutture portuali moderne. Della stessa epoca rimangono invece varie ville ancora visitabili: le ville romane della Linguella e delle Grotte a Portoferraio, la villa di Capo Castello all’Elba. I Romani hanno anche fondato il nucleo della città di Livorno, che deve il suo nome probabilmente ad un tipo di imbarcazione da guerra (il Liburno), oppure all’antico popolo locale dei Liburni.
Che avrebbe fatto Pisa, senza Livorno?
Nel Tirreno settentrionale le due superpotenze commerciali nel Medioevo erano le Repubbliche Marinare di Genova e Pisa. Come spesso accade, tra i due litiganti il terzo gode: Livorno ha tratto enormi benefici dalle lotte tra i due colossi del mare. Attorno al 1300, i genovesi insabbiarono il Porto Pisano e Livorno divenne il nuovo scalo della Repubblica di Pisa. Anche se oggi non corre buon sangue tra pisani e livornesi, nel Medioevo le due città aveva forti legami commerciali e culturali; la Repubblica Marinara fece anche costruire le “Mura pisane” a difesa dell’abitato e dei commerci di Livorno. Con il declino di Pisa lo scalo livornese fu conteso tra Firenze, Genova e la Francia; nel 1421, infine, passò sotto l’influenza della Repubblica di Firenze.
Vuoi scoprire perché Livorno è la “città ideale”?
Nel Rinascimento l’attività portuale di Livorno continuò ad espandersi e il porto diventò uno dei più importanti dell’intero Mediterraneo. La famiglia de’ Medici potenziò le infrastrutture costruendo una nuova cinta muraria e scavando un canale navigabile di collegamento tra Livorno e Pisa. Inoltre, incaricò alcuni noti urbanisti di ridisegnare la pianta dell’abitato, progettando una “città ideale“… per l’epoca! Niente parchi, vialoni e piazze: il nuovo impianto urbanistico era basato su fortezze e cinte murarie, a protezione del porto dagli attacchi dei Saraceni e dei Mori.
Il duty free e il melting pot? Li abbiamo inventati noi!
Sul finire del XVI secolo Livorno proclamò il porto franco, analogo dei moderni duty free aeroportuali, per dare ulteriore impulso al commercio. Inoltre, emanò la Costituzione Livornina, contenente norme particolarmente liberali per mercanti. In seguito a queste novità legislative gli scambi commerciali esplosero e Livorno iniziò ad attirare mercanti da tutto il mondo, diventando una città cosmopolita, aperta a tutte le culture e confessioni religiose: i segni di questo melting-pot medievale si vedono ancora oggi negli edifici civili e di culto sparsi sul territorio.
Hai mai sentito parlare delle Mura Leopoldine?
I Medici governarono Livorno e il Granducato di Toscana fino al 1737, quando a loro subentrarono i Lorena. Nel frattempo, le Mura Medicee erano diventate troppo strette per l’abitato livornese, quindi nel corso dell’800 furono erette le Mura Leopoldine, di cui puoi ancora ammirare ampi tratti in vari punti della città.
Purtroppo, neppure le poderose cinte murarie hanno difeso Livorno dalle turbolenze degli ultimi due secoli; nel XIX secolo la città passò più volte sotto il dominio Francese, Spagnolo, Inglese e Austriaco e sperimentò alcuni brevi periodi di autonomia. Nel 1861 entrò definitivamente a far parte del Regno d’Italia, ma le guerre proseguirono. I conflitti del ‘900 danneggiarono ampiamente il patrimonio cittadino; durante la Seconda Guerra Mondiale Livorno venne pesantemente bombardata e parzialmente rasa al suolo. La città moderna, ricostruita nel secondo dopoguerra, ha una forte vocazione industriale e portuale; i suoi litorali, comunque, attirano ogni anno frotte di turisti.
Miramare Village Apartments Camping: la tua base per scoprire Livorno
Livorno ha attraversato vicende complesse e travagliate ed ha molto da offrire agli appassionati di storia: palazzi, fortezze e ville disseminano il territorio. Se anche tu vuoi immergerti nella storia millenaria della provincia livornese, la tua base ideale è il Miramare Village Apartments Camping. Immerso nel verde e a pochi passi dal mare, il villaggio si trova a pochi minuti di auto dal centro città: un’oasi di tranquillità in cui ricaricare le batterie, mentre scopri le bellezze artistiche e culturali del litorale livornese.